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giovedì 5 ottobre 2017

Insieme❤

Ogni tanto mi rivedo da piccola, una piccola bimba troppo sensibile e troppo riflessiva che faceva fatica ad integrarsi, che aveva sempre troppe emozioni dentro, che vedeva tutto in un modo diverso...
Mi rivedo nelle mie difficoltà, nel mio sentirmi non compresa, nel mio non sentirmi vista, ma poi arriva una ragazza grande che mi guarda con amore ed affetto...mi dice di alzarmi, di andare con lei...mi fido, la seguo...
È una ragazza forte, sicura, fiera, coraggiosa...mi chiedo come faccia ad essere così, ma poi lei mi guarda e mi dice che lei è ciò che sarò io da grande... strabuzzo gli occhi, non ci credo...
"Io?!? Impossible!" Dico.
"E invece si, sarai così e migliorerai ancora. Devi solo essere più fiduciosa delle tue capacità innate e della tua sensibilità. Non combatterti, ma sostieniti e credi in te e vedrai!" Mi dice la ragazza.
Mi abbraccia, mi dà un bacio e mi saluta. So che quando avrò bisogno di lei ci sarà e continuerò a credere in me stessa!!

Kira

martedì 2 maggio 2017

Tra di noi era perfetto così! ♥

E poi mi torna in mente tutto del nostro rapporto favoloso.
Mi ritorna in mente di te, me e Fabri che ogni venerdì sera scendavamo giu al bar sotto casa ad aspettare con trepidazione l' arrivo di mamma e papà che, come  tutti i weekend d' estate, venivano su in montagna a trovare i bimbi in compagnia del nonno. Eravamo lì ad osservare la strada, seduti su questi tavoli di legno, tipici della montagna, in attesa di avvistare la Macchina.
"Eccoli eccoli, sono loro!!!" Urlavo io felice, sperando ogni volta che fossero davvero loro. Ma poi la macchina passava e non rallentava. Osservavamo meglio il colore ed il tipo di macchina e ritornavamo tristi in attesa di una nuova macchina di passaggio.
Che serate. Che gioia nel rivedersi, nel riabbracciarsi, nel sentire il profumo delle persone che ami.

Mi ricordo di te che quando piangevo, perché mamma e papà erano andati via (tornavano a Milano per lavorare e stavano con noi in montagna solo il weekend), mi accarezzavi la testa e mi dicevi di non piangere. Mi dicevi che sarebbero presto ritornati e che neanche me ne sarei accorta di quei 5 giorni senza di loro. Io all' inizio ero disperata, non mi davo pace. Ma durava un 20 min circa, dopodiché, via, verso una nuova settimana di avventure in bici, a fare la diga, a mangiare gelati, a vivere senza pensieri. Anni meravigliosi in tua compagnia, nonno!!
Lo so che non sei più qui, ormai da un bel po', l' ho accettata questa separazione, ma ti penserò sempre!
Quando vado in giro ripenso alle tue parole "divertiti e stai lontana dai pericoli". Volevi farmi vivere, tu mi lasciavi libera ed io ho sempre amato questo aspetto di te. Si beh, avevi anche dei lati negativi: un po' polemico, un po' rigido, un po' tanto orgoglioso. Ma tra di noi era perfetto così.

Kira

lunedì 17 aprile 2017

Vorrei chiedermi scusa

Vorrei chiedermi scusa per tutte le volte che ho dato retta alle persone sbagliate
Per le prime sigarette, comprate solo perché mi avevano inculcato che fumare mi avrebbe fatto male. Per tutte le volte che mi sono arrampicata sulle promesse fatte da chi, non poteva comprendere parole così importanti.

Vorrei chiedermi scusa. Per tutte le volte che ho creduto che l’amore potesse salvarmi e lo elemosinavo da chi non avrebbe mai potuto darmelo. Per tutte le volte che ho messo da parte un sogno, o un progetto, se in qualche modo avesse turbato chi mi era accanto. Per tutte le volte che ho aspettato sulle scale, mentre fuori scendeva la neve. Aspettavo scuse che non sarebbero arrivate mai. Per tutte le volte che col mio vestito più bello, col trucco più accurato, aspettavo che mi si venisse a prendere nonostante fosse passato troppo tempo.

Vorrei chiedermi scusa. Per tutte le volte che avrei voluto festeggiare San Valentino e, invece, puntualmente, mi dicevano ch’era una sciocchezza.Per tutte le volte che mi sono sentita stupida aspettando una promessa, un gesto, una canzone. Vorrei chiedermi scusa. Per l’armatura che ho portato sopra i vestiti e le emozioni, quand’ero convinta che diventare di ghiaccio, mi avrebbe permesso di stare meglio.

Vorrei chiedermi scusa. Per tutte le volte che interpretavo qualcosa di brutto, convinta che, in realtà, dietro celasse solo parole belle. Per tutte le volte che ho fatto la crocerossina, convinta che le persone potessero cambiare col giusto aiuto. Per tutte le volte che trattenere le lacrime ha provocato impensabili allagamenti del cuore rendendolo soltanto un muscolo troppo annacquato.

Vorrei chiedermi scusa.
Ecco perché, adesso, la mattina mi sorrido sempre; anche quando ho scordato di struccarmi e ho le occhiaie a mal di pancia. Per questo, adesso, do un peso a tutto, ma tutto tutto davvero. Per questo, adesso, mi amo così tanto. Non sarò mai perfetta, né mai vorrò esserlo, però mi amo con tutti i miei difetti.

Cit

Kira

sabato 25 febbraio 2017

Ansia ansia ansia

E poi ci rifletto su e capisco che a volte ho paura di essere felice felice.
Ho paura di lasciare andare quella parte di me inquieta.
Ho paura che senza quella non sarò più io e forse questo mi spaventa.
Ne ho fatti tanti di cambiamenti, sia su me stessa che all' esterno, ma c' è ancora questa piccola me legata al passato.

Temo di arrivare in quel punto in cui si ha il lavoro, la casa, l' amore, le amiche e mi domando:
"E poi?
Poi cosa accadrà?
Ci sarà altro da scoprire o sarà tutto tremendamente piatto?"

È l' ansia anticipatoria che mi gioca questo brutto scherzo. Non a caso amo la psicologia ed il cervello e sono follemente innamorata della materia.
So che la mia è solo ansia di un qualcosa di negativo che non è detto che accadrà. È successo lo stesso con l' argomento ragazzi, ma ho imparato a gestire la cosa.

Temo l' immobilità.
Temo di non poter continuare ad evolvere a livello personale.

Sono una donna matura, ma non voglio diventare un robot come tanti, che fanno tutto in modo meccanico, che dicono tutto in modo ripetitivo, che non ragionano. E forse è per questo che ho così paura di raggiungere degli obiettivi.
Ma, come dicevo prima, le mie ansie sono solo pensieri eccessivi. Niente di tutto ciò accadrà necessariamente se io farò il massimo per rimanere vigile e presente.

E allora, andiamo a conquistarci i nostri piccoli traguardi, per una vita migliore!!!

Kira

venerdì 17 febbraio 2017

Consumatori incalliti

Eppure è incredibile.
Più ci penso più comprendo quanto poco siamo padroni di noi stessi.
Questa società moderna, come forse lo era comunque nei tempi passati, ci spinge a volere e a comprare tutto ciò che non abbiamo, ma quando poi lo abbiamo non siamo comunque felici, vogliamo di più, vogliamo tutto e subito.
Chi vuole l' ultimo modello dell' iPhone
Chi vuole vestiti.
Chi vuole gioielli.
Chi vuole libri.

Ma poi quando li abbiamo è cambiato davvero qualcosa dentro di noi? In modo duraturo? Siamo davvero felici o stiamo solo sfogando un malessere interno?

Non lo so. Io faccio parte, (ma sto cercando di migliorare), di quelli che vogliono tutti i libri.
Poi sono arrivata a chiedermi se non fosse più che altro un sintomo nevrotico... e forse anche un po' compulsivo.

Tutti questi oggetti non danno la felicità nel vero senso di felicità, secondo me.

Allora perché tutti noi, chi più chi meno, ne è soggetto?
Temo che sia questa epoca. Ci trasmette così tanti stimoli, forse troppi, per cui arriviamo a desiderare ogni cosa, senza capire ciò che davvero ci rende felici e senza capire che a volte avere poco è ciò che ci fa stare bene davvero, sereni.

Eppure se ci si guarda attorno tutti corrono, tutti sono presi da fare 104746286376483 cose, ma in modo automatico, senza pensare se lo vogliono davvero, senza sapersi fermare a guardare un lago, un tramonto, senza fermarsi a baciare, amare.
Queste cose che non si possiedono, ma osservarle con più consapevolezza ci permetterebbe di saperle apprezzare di più.
Invece no, via di corsa a comprare, a fare.
Un tramonto?! Bah, roba di poco valore.
Un bacio?! Bah, non c' è tempo.
Un abbraccio?! Bah, bisogna essere concreti.

Ma siamo umani, UMANI!!! Non robot!!

Forse ci vorrà del tempo perché si riesca a diventare (tutti quanti) più consapevoli e a dare il giusto valore alle cose, alle persone e ai gesti, ma io ci credo!!
Continuerò a lottare su questo versante, perché amo!

Kira

lunedì 30 gennaio 2017

Sognatori

Un sognatore è una persona che si abbandona spesso alle fantasticherie e alle illusioni, perdendo di vista la realtà.
Vuol dire vedere le cose come non sono mai state. Essere sognatori significa saper andare oltre la realtà, oltre ogni realtà. Vuol dire vivere la domenica come il sabato, perché il lunedì è di festa. Vuol dire vivere di (e spesso nella) fantasia. Aspettare senza ansia, sorridere senza motivo, "incamminarsi sulla strada meno battuta", leggere Emily Dickinson sotto un albero, seguire con lo sguardo il volo di un moscerino, cambiare il mondo (quello reale, il proprio e quello degli altri), amare i colori, emozionarsi quando piove, perdersi alla ricerca del Bianconiglio, incastrarsi nel sorriso di chi si ama, forse anche illudersi, costruire castelli in aria e in acqua, chiedere "perché?", chiedersi "perché no?".
Vuol dire diventare maturi senza trasformarsi in adulti.
Vuol dire non vedere la fine.
Tutti sognano. Ma solo alcuni sono sognatori.
I sognatori non si contemplano allo specchio. Lo attraversano.
Cit.

Kira

sabato 5 novembre 2016

La sua era una dolcezza selvaggia, indomabile, splendida!

"Ho voglia di te, una voglia tremenda.
E fame, sete del tuo corpo ho bisogno di sentirti gemere, di ammirarti quando ti lasci andare, perché quando sei te stessa,
senza limiti, sei quanto di più bello i miei occhi abbiano mai visto.
Poi, quando vai via e mi lasci solo il tuo odore resta sul mio petto a farmi compagnia fino a diventare molto più di un ricordo di te, si, fino a diventare il mio presente.
Oh si! E’ indelebile il ricordo dei suoi occhi su di me, e quel sorriso soddisfatto che la rendeva ancor più bella.
Diceva di non essere dolce né romantica, ma era vero solo in apparenza.
La sua era una dolcezza selvaggia, indomabile, splendida.
Quello che aveva nelle pupille abbagliava senza lasciare scampo, rendendo ciechi noi mortali.
Si, non mi restava che sussurrarle, inerme: sei meravigliosa.
Gioia era il sangue che bruciava nelle vene della mia passione."

La misteriosa malattia dei diavoli blu

Kira